Molte persone si avvicinano al mondo della Meditazione per ottenere benefici mentali come l’attenuazione degli stati di stress e il controllo sull’ansia.
Non tutti sanno però che la Meditazione può portare vantaggi anche in termini lavorativi.
Produttività e Meditazione sono infatti più legate di quello che si pensa, ma andiamo a vedere come Meditare aiuti il nostro cervello a essere più produttivo.
Favorire il processo creativo
Diversi studi hanno analizzato come la Meditazione agisca sul lato destro del cervello, responsabile della creazione di nuove idee. In particolare, uno degli studi più importanti è stato condotto da Lorenza Colzato, psicologa italiana e che ha lavorato per anni in Olanda.
Il suo team di ricerca ha preso in esame un gruppo di individui che hanno testato due diverse tipologie di Meditazione: l’open-monitoring, un tipo di Meditazione che implica la ricettività del meditante alle sensazioni e ai moti della mente, e la focused attention, che prevede la concentrazione su un oggetto o su un pensiero. Dopo ogni sessione di Meditazione, i soggetti hanno risposto ad alcuni questionari per determinare il loro livello cognitivo.
Dallo studio, i meditatori open monitoring hanno evidenziato un miglioramento del pensiero divergente, ovvero quel pensiero che coincide con la capacità di produrre risposte che siano allo stesso tempo originali e efficaci in relazione a un determinato compito o problema.
Nel primo caso, i partecipanti allo studio sono stati in grado di generare un numero maggiore di soluzioni inedite rispetto al passato confermando dunque i benefici della pratica per migliorare il pensiero creativo.

Aumentare la concentrazione
Praticando alcune tecniche di Meditazione si allena anche la concentrazione, consentendo di usare la mente con maggior efficacia, anche nelle mansioni quotidiane.
La Meditazione Vipassana è ottima per chi soffre di problemi di attenzione e concentrazione. Con questo tipo di Meditazione la vostra mente imparerà a non rimuginare sugli eventi spiacevoli e vi insegnerà ad accettarli senza opporre resistenza.
Anche la Meditazione mindfulness non è da meno. Alcuni studi condotti dall’Università di Yale hanno dimostrato che questo tipo di Meditazione riesce a spegnere una parte del cervello chiamata DMN, la Default Mode Network.
Questa zona del cervello si caratterizza per essere la responsabile di quei pensieri di sottofondo che ci vengono in mente quando svolgiamo diversi tipi di attività. Questi pensieri non ci permettono di concentrarci appieno, inoltre sono molto duraturi. Si stima che la DMN lavori per circa metà del tempo della veglia.

Migliorare l’elaborazione delle informazioni e il processo decisionale
Eileen Luders, professoressa presso il Laboratorio di Neuro Imaging della UCLA, ha scoperto che le persone che meditano da più tempo possiedono grandi quantità di “girificazione”, ossia la formazione di giri e di solchi tipici del nostro cervello. Queste pieghe della materia grigia consentono al cervello di elaborare le informazioni velocemente. Di conseguenza coloro che meditano da più anni sarebbero in grado di trattare più velocemente le informazioni rispetto a chi medita da meno anni e a chi non pratica la Meditazione.
Gli scienziati sospettano inoltre che la girificazione sia responsabile anche della capacità di prendere decisioni e della formazione dei ricordi.

Anche oggi ci auguriamo di avervi sorpreso riguardo gli innumerevoli vantaggi della Meditazione. In caso voleste approfondire gli altri vantaggi della Meditazione vi lasciamo a questo articolo.