Ultimamente, con la diffusione dello smart working e la digitalizzazione crescente delle nostre vite, molte persone si sono trovate in una situazione di cosiddetto “digital burnout”.
Di cosa si tratta?
Il termine deriva dall’espressione inglese “to burn out”, ovvero “bruciarsi, esaurirsi”.
Indica quindi uno stato di esaurimento mentale, emotivo e fisico causato da stress cronico ed eccessivo. Il digital burnout, in particolare, è un tipo specifico di esaurimento innescato dall’uso prolungato ed eccessivo di dispositivi digitali.
Il termine è stato coniato negli anni Settanta dallo psicologo americano Herbert Freudenberger, che aveva identificato questa condizione soprattutto nell’ambito sanitario tra dottori e infermieri: professioni altamente stressanti che potevano causare esaurimento, apatia e ansia.
Quali sono i sintomi del digital burnout?
Il digital burnout può presentarsi facilmente in una situazione in cui passiamo quotidianamente molto tempo davanti ad un dispositivo digitale, e in cui c’è una scarsa separazione fra i tempi e gli spazi del lavoro e quelli del “piacere” della vita privata.
I primi sintomi del burnout possono essere una crescente demotivazione verso vari aspetti della nostra vita, distacco emotivo, apatia e cinismo. Ma anche difficoltà a concentrarsi sul lavoro, irritabilità, ansia costante e protratta, e una diminuzione della nostra energia vitale, sia fisica che mentale.
Questa condizione a lungo andare ha effetti negativi anche sul nostro corpo, e può aumentare il rischio di problematiche cardiovascolari.
Inoltre, se presa sottogamba e trascurata, può trasformarsi in depressione clinica e avere un impatto negativo in diversi ambiti della nostra vita.
Come evitare il burnout?
Come accennato, individuare i sintomi del burnout sul nascere e agire per contrastarli è fondamentale per evitare che diventi un problema invalidante.

Quali sono alcuni accorgimenti utili per prevenirlo?
- La separazione fra lavoro e vita privata è un elemento essenziale per mantenere un approccio sano alla propria vita lavorativa. Essere sempre raggiungibili e connessi anche al di fuori del proprio orario di lavoro non è sano, ma è frutto di una cultura del lavoro tossica che non tutela la salute mentale dei propri dipendenti e, a lungo andare, ne deteriora la qualità della vita.
Disattivare – se possibile – le notifiche di mail e messaggi nelle ore serali può essere un buon inizio per aiutarci a staccare e ricaricarsi a fine giornata. - Un’altra abitudine utile è prendersi delle piccole pause, meglio se ogni ora, in cui rilassarsi senza utilizzare dispositivi digitali, magari uscendo all’aria aperta o facendo qualche attività che ci aiuti a distrarre temporaneamente l’attenzione dai nostri doveri lavorativi.
Delle brevi Meditazioni o esercizi di Respirazione, ad esempio, sono un ottimo modo per rilassarsi, focalizzarsi sul nostro stato d’animo e recuperare la concentrazione. Rivolgere la nostra attenzione al flusso dei nostri pensieri e al nostro Respiro può essere un ottimo modo per riconnettere corpo e mente e ridimensionare la nostra ansia. - Per chi lavora da casa, un altro consiglio utile è quello di separare per quanto possibile il luogo dedicato al lavoro dai luoghi in cui ci si rilassa, si consumano i pasti o ci si corica alla sera. Anche i luoghi sono molto importanti per mantenere una separazione sana da un punto di vista psicologico. Passare il tempo libero nella stessa stanza in cui abbiamo appena avuto una giornata di lavoro stressante renderà difficile staccare davvero la spina.
- Per concludere, avere dei luoghi prestabiliti e dei limiti di orario ben delineati e da rispettare con fermezza, sia per le pause che per l’orario in cui ci disconnettiamo a fine giornata, è fondamentale per favorire una separazione sana e far sì che la nostra mente percepisca la fine della fase lavorativa della giornata.
La salute mentale propria e dei propri dipendenti dovrebbe essere una priorità assoluta e un obiettivo da tenere sempre a mente. Intervenire sui sintomi di ansia e stress sul nascere prima che ci impediscano di vivere una vita piena e serena è un dovere che abbiamo verso noi stessi.